martedì 29 dicembre 2009

Decalogo per il volo Transoceanico

Da ricordare:

  • anche le compagnie insospettabili possono fare sciopero (o minacciare di farlo);
  • i taxi di New York rifiutano di accompagnare all'aeroporto il pomeriggio del 23 dicembre;
  • scegliere sempre compagnie aeree col servizio di rebooking;
  • un'ora e mezza può non bastare per prendere la coincidenza di un aereo;
  • le persone buone esistono;
  • i voli, per chi arriva a prendere una coincidenza in ritardo, vengono "finalizzati", e non c'è speranza di passare nemmeno se sai che il tuo prossimo volo non è stato ancora imbarcato;
  • nulla è perduto;
  • nulla è mai sicuro, c'è sempre un ostacolo in agguato;
  • lo stress da voli presi al volo o persi può far perdere dei chili in eccesso;
  • il letto di casa è tutta un'altra cosa.

martedì 22 dicembre 2009

Bagagli

New York adesso è alle spalle. Tra 18 ore lo sarà anche fisicamente.
Soddisfazione, questo è quello che mi viene da pensare di questi 130 giorni nella grande mela. Soddisfazione per averne fatto parte, per averla amata, per averla capita almeno un po', per averne assaporato il sapore pungente.
Ho già detto che mi mancheranno tanti luoghi, tante cose e tante persone, ma sono felice. Ogni momento difficile lo ricordo come un'esperienza, ogni scoperta come un nuovo mondo che mi si apriva davanti.
Sono contento di aver trovato i miei luoghi, quelli che sono diventati parte di me e che porterò con me. Viaggeranno con me Battery Park, il Trader Joe's, Brooklyn Heights, Waterside Plaza, la stanza al 26esimo piano del mio Residence, il cinema Lowes vicino casa, la Stern e l'NYU con i loro massicci palazzi, il timido East River e i suoi ponti.
Ricorderò con affetto anche l'aeroporto JFK dove sono dovuto tornare di corsa per un errore al visto sul passaporto, anche i topi che ho incontrato in giro per la città, anche quei ristoranti dove ho mangiato dove non mangerei di nuovo per nulla al mondo, anche Diner tristi e i Deli incasinati.
Adesso preparo i bagagli, domani si vola. Ci rivedremo, grande, stupefacente New York City.
Ci rivedremo presto.

lunedì 21 dicembre 2009

Il pomeriggio in cui feci suonare l'allarme antincendio

Le cose stanno così. Stavo cucinando una carbonara per me, quando mi sono resto conto di non avere uova. Allora ne ho chiesto uno al mio coinquilino che non me l'ha negato.
Prima che la mia pasta fosse pronta ho pensato di ricambiare la cortesia offrendogli della carbonara, dato che avevo della pancetta in più. Dopo un po' di titubanza, e dopo aver chiesto di non metterci formaggio (eh, lo so...), lui ha accettato.
Io allora ho finito di preparare la mia pasta e ho iniziato a fare una carbonara anche per lui. Fatto sta che evidentemente la mia pancetta era un po' "fumosa": al secondo round di cottura il fumo dev'essere diventato troppo (ne ricordo di più in altre occasioni, per altre carbonare o per carni arrostite in padella, ma tant'è) ed è scattato il terribile allarme antincendio.
Siamo scesi giù al gelo (poco più di una ventina di persone, credo solo 3°, 4° e 5° piano) e dopo nemmeno 10 minuti sono arrivati i pompieri. Hanno controllato che fosse tutto ok e se ne sono andati. Nel mentre è arrivato un altro camion dei pompieri, così, tanto per non sbagliarsi.
Alla fine ci hanno fatto risalire e io ho portato la mia pasta nell'appartamento di altri italiani che hanno il microonde, così l'ho potuta mangiare calda.

venerdì 18 dicembre 2009

Vicino Distacco

New York non è facile da lasciare (cit.).

Manca meno di una settimana alla partenza e non si può fare a meno di pensare a tutte le cose che non sei riuscito a fare, ai luoghi che ti hanno emozionato e che vorresti avere sempre a portata di taxi, alle abitudini newyorkesi a cui non vorresti rinunciare, ai biscotti, alle avenues, ai fiumi, ai parchi cittadini, ai cereali con l'uvetta e a tutte le altre cose che vorresti portare con te, alle persone che che hai incontrato che vorresti non restassero dall'altra parte di qualche oceano o che non vorresti prendessero il volo per punti diversi del globo. Poi c'è questa splendida università, che ti fa sentire parte della modernità, del flusso che dà forza a questa nazione esuberante, quest'università che non vorresti abbandonare.

E' una strana sensazione, pensare che potresti vedere delle persone per l'ultima volta, che non sarà tanto facile incrociarle al supermercato o all'angolo della strada.

Si torna a casa e certo è un sollievo ed un piacere per tanti splendidi motivi. Però...

mercoledì 16 dicembre 2009

Interesse

Una persona pessimista riguardo il proprio futuro e ottimista riguardo quello altrui non è altro che menefreghista.

Insofferenza

Sarà che la fine si avvicina, ma sto diventando insofferente. Il bagno sporco, la cucina che sembra un campo di battaglia, la scrivania scomoda, il compagno di stanza strano e tante altre piccole (?) cose mi sembrano insopportabili.

Forse è anche colpa di questo sciopero di British Airways che mi ha fatto pensare a cosa significherebbe non tornare a casa tra una settimana (!!). Forse eh.

lunedì 14 dicembre 2009

I like...

Sapete che c'è il Tumblr giusto? Per riassumere: si prendono il flusso della rete e i flussi delle selezioni di tanti altri utenti, e se ne fa una selezione propria. La mia selezione, come detto più volte la trovate su la Fuga dei Cervelli.

Bene ora si fa un passo in più, verso livello superiore, più lontani dalla fisica e più vicini alla metafisica. Si passa alle cose che non mi va di selezionare, da cui mi dissocio (fermamente), che però - cosa ci posso fare? - mi son piaciute per qualche motivo quando le ho viste. Liked by davideleonelli. Check it out.

Mi dissocio eh. E non ne lascio un link fisso sul lato, è poprio solo per darvi un'idea di quello a cui assomiglia la mia dashboard (la pagina che vedo di tumblr ogni giorno da cui seleziono le cose da postare). Ok, basta. Saluti.

giovedì 10 dicembre 2009

Sinossi Newyorkese

  • Amo studiare al 26esimo piano guardando l'Empire State Building, il Chrysler Building e l'East River.
  • Adoro mangiare Raisin Bran Crunch.
  • Mi piace vedere la città restare accesa e viva di notte.
  • Non smetterei mai di mangiare ogni sera un tipo di cibo di provenienza diversa.
  • Non capisco ancora come sia possibile che un'università sia messa in un posto tanto elegante e bello.
  • Starbucks (Tall Non Fat Vanilla Cappuccino, please)!
  • Mi piace sentirmi esperto di matematica anche se non lo sono...
  • Sono affascinato dall'opportunità di scoprire sempre posti nuovi.
  • Ha nevicato, capite? Ha nevicato!
  • Mi dà una strana sensazione sedere nella lounge degli studenti MBA e sentirli parlare.
  • C'è cibo giapponese cheap.
  • Vedo i film prima che escano in Italia.
  • Posso pensare alle stranezze della politica italiana come cose "lontane".
  • Il cambio euro/dollaro è molto buono, finchè la Grecia non fa scherzi.
  • Non avevo mai conosciuto tante persone che venivano da tanti posti diversi del mondo. Affascinante.

sabato 5 dicembre 2009

Punto

Sarò io che ho uno stile contorto. In America però secondo me esagerano. Praticamente non conoscono l'uso dei due punti. Non usano mai nemmeno il punto e virgola. Quasi. L'effetto sono frasi più brevi. Le frasi sono di certo più facili da capire. A me però sembra che si perda il senso complessivo del discorso.

venerdì 4 dicembre 2009

Ragioni pulite

Quanto di più oscuro ci sia nella vita dell'uomo: le ragioni che ti spingono alle 3 di notte a pulire il bagno, a farti una doccia e poi a scriverlo sul tuo blog.