martedì 29 giugno 2010

Miagolio pigro

Non è proprio che ho un gatto, anche perché non sono mai a casa per più di due settimane di fila.

Piuttosto è il gatto che ha me. Una gatta, per la precisione. Incinta, forse, come tutte le gatte del mondo.

Sarebbe randagia ma sembra abbastanza contenta della compagnia umana. Arriva di sorpresa e miagola. Poi si piazza nel cortile e continua a miagolare, finché non vado a farle compagnia: poi però non è che sappia bene cosa farsene della mia presenza: non chiede altro cibo oltre i croccantini che le fornisco quotidianamente, si struscia sulle mie gambe, fa qualche saltello e poi si siede sulle zampe posteriori e non miagola più. Allora io mi allontano e lei ricomincia a miagolare, sicura che io sia scemo, dato che non capisco che non me ne devo andare

Ieri sera mi ha portato a fare una passeggiata. Ha camminato affianco a me per un centinaio di metri, nei vicoletti dietro casa mia, e poi si è annoiata e si è infilata in un giardino.

Apparirà di nuovo stasera, o domani, o chissà quando, sotto il limone o all'ombra del cercis, miagolando pigra, con gli occhi socchiusi.

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