martedì 20 aprile 2010

Lost in mimic

Oggi sono andato al bar dell'università, tra una lezione ed un'altra, per prendere un caffè.
Era stato un po' difficile svegliarmi, la lezione di Scienza delle Finanze era stata soporifera ed ero quindi molto stanco.
Erano le 12.30 e molti ragazzi stavano pranzando. C'era una fila abbastanza lunga e caotica davanti alla cassa, poiché è in comune tra bar e mensa.

Con stile forse meridionale, forse solo campano, mentre un nugolo di ragazze si allontanava con lo scontrino in mano, non potendomi ancora avvicinare, ho sussurrato alla cassiera (o meglio, forse, ho mimato le parole con la bocca):"Un caffè".

Lei mi ha chiesto un euro e mi ha porto un Krapfen.

1 commento:

maria ha detto...

Too tall to wait: conosco la circostanza. Io ODIO quelli che, solo perchè più alti, si sentono autorizzati a scavalcare la fila, allungare il braccio, guardare direttamente la commessa negli occhi, o prenotare l'ultimo trancio di pizza nel banco. Non sapevo esistesse la Giustizia del Krapfen