mercoledì 8 aprile 2009

7 Aprile - "Io" vs "Il Tempo"

La sveglia suona, forse sono più stanco del solito e decido di spegnerla, giusto per iniziare col piede sbagliato.
Alle 8,45 scendo che il tram è appena passato, aspetto dieci minuti e arrivo all'ufficio postale: il più vicino a me, anche se abito al centro della seconda più grande città italiana è a più di un chilometro di distanza.
Compilo il bollettino sbagliando tre volte e poi alla fine riesco a compilarne uno, lo pago allo sportello ed esco di corsa.
Mi sono fatto indicare dall'impiegato delle poste un fotografo per fare delle fototessere: entro, scatta, devo aspettare un quarto d'ora perchè c'è la coda di stampa... una stampante grande quanto un armadio per stampare 4 fototessere (la montagna partorì un topolino).
Di corsa alla fermata del tram, questa volta preso al volo: a due fermate da quella alla quale dovrei scendere il conducente urla "Termina!".
Entro in un Tabacchi e compro una Marca da Bollo (ah no scusate, Contrassegno Elettronico).
Corro al commissariato, chiedo dell'ufficio passaporti, lo raggiungo e l'impiegata mi dice che se ne ho bisogno con urgenza devo andare alla questura in Via Cordusio ma che vorranno una prova dell'urgenza.
Esco dal commissariato, corro a casa, stampo la sola mail che può testimoniare l'urgenza e la pagina in cui l'università di New York chiede i documenti.
Prendo il tram, raggiungo di corsa Via Cordusio: più di venti persone in fila allo sportello informazioni per ricevere un numero e rimettersi in fila o essere cacciati. Panico.
Arrivato allo sportello fanno la faccia storta per la mail ("ma non è un documento ufficiale, ma non c'è il nome dell'università...) e inorridita per la pagina della università di New York (ingleseeeee??), faccio storie, mi da un numero: sono le 11,25 (...Continua)

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