venerdì 11 settembre 2009

Imparare gli inglesi

Quando in Italia si cerca di insegnare l'inglese, tra le altre cose si fanno ascoltare molte registrazioni di conversazioni o di presunti programmi radio. L'inglese di queste conversazioni è quello standard, quello della commessa di Tiffany o del cameriere del Ristorante alla moda. Quando però ci si immerge nella realtà quotidiana degli States si capisce che c'è da imparare molto più di un solo inglese: quello del coinquilino ispano-americano che viene da Long Island, quello del coinquilino che viene dalla Florida, quello del compagno di stanza che viene da Hong Kong ma che è nato a San Francisco, quello del professore ottantaduenne che non pronuncia ma sospira le parole, quello della signora a cui chiedi aiuto al supermercato che pronuncia "soft" "suft", quello del professore mezzo Turco (il più facile che io abbia sentito fin'ora, per fortuna), quello della professoressa indiana che allunga tutte le "u" e tanti altri tipi di inglese completamente diversi nella pronuncia e nello slang che si possono incontrare in questa terra incredibilmente complicata.

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