mercoledì 21 gennaio 2009

Invasione

Dormivo (come sempre) e sognavo di essere in guerra in un paese tropicale: praticamente sognavo un videogioco.
Poi ci sono stati quei trenta secondi in cui ero sveglio ma non lo sapevo e allora il mio cervello mischiava suoni reali a pensieri onirici. Poi ci sono stati i trenta secondi di stordimento quando ho capito che i trenta precedenti non avevo capito un tubo. Poi ci sono stati i cinque minuti in cui ho messo a fuoco la realtà, ho decifrato i suoni che provenivano da oltre la porta della mia camera.
Insomma ci sono stati quei sei minuti in cui avrei dovuto essere sveglio, cioè lo ero, ma non ero presente.
In quei sei minuti un'orda di uomini entrata dalla porta d'ingresso ha brevemente dialogato con un mio coinquilino inerme e ha iniziato a demolire l'appartamento. Dopo quei sei minuti io mi sono alzato, ho chiesto e mi hanno risposto che sì, ci stavano invadendo casa perché si stava allagando il piano di sotto e dovevano fare dei lavori. Allora ho pensato che per fortuna ho solo due esami nel giro di una settimana, che poteva andare peggio, che potevo avere la laurea domani, oppure non so, che potevo avere in programma un esperimento di fisica nucleare nel mio salotto.
Insomma alla fine non ho ancora capito cosa c'entrano dei muratori in un videogioco su una guerra in un paese tropicale, ma quando mi sveglierò vi saprò dire.

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