sabato 25 ottobre 2008

Finchè c'è Prato c'è speranza

Ho appena finito di leggere l'articolo/racconto di Sandro Veronesi sulla Repubblica di oggi. Racconta di un liceo di ragazzi che ci sanno fare. Purtroppo leggendolo non mimi ha ricordato il mio liceo, anzi. Verrebbe da pensare che la colpa è dei ragazzi: sembrava al mio liceo che occupare fosse un appuntamento annuale, che ci fosse un periodo dell'anno adatto all'occupazione...
Leggendo meglio l'articolo e pensandoci anche un po' su mi sono convinto però che sono gli insegnanti e i dirigenti scolastici ad avere un compito importante che in molte occasioni non svolgono: insegnare a vivere nella società e, cosa ancora più importante, insegnare il dissenso (non importa da chi e da cosa... importa il come).

P.S.: Per quanto ne so io adesso al mio liceo tutto tace (proprio quando invece ci sarebbe bisogno di alzare la voce) ma certo a metà dicembre si parlerà della "settimana dello studente"...

1 commento:

Gigi mascherato ha detto...

sì è vero i professori non stimolano abbastanza, però secondo me, forse la colpa è anche di chi, come te, sapeva quando lottare, per cosa e come, ma è rimasto in silenzio, quasi impaurito da studenti che pensavano solo a saltare le lezioni. Al liceo, anche a me piaceva fare festa l'ultima settimana di dicembre, e ora che per manifestare perdo lezioni importanti all'università mi rendo conto di quanto avrei preferito l'informazione.